31_08_2012 | PONTE DI TIBERIO, RENZI (PDL): TEMPI CERTI PER RIPORTARE L’ACQUA DEL MARECCHIA NEL PORTO CANALE

Venerdì, 31 Agosto 2012

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PONTE DI TIBERIO, RENZI (PDL): TEMPI CERTI PER RIPORTARE L’ACQUA DEL MARECCHIA NEL PORTO CANALE


“Vogliamo tempi certi per la realizzazione del progetto di Alpina Acque per riportare l’acqua dal Marecchia, da sei anni nel cassetto del Comune”. Con l’imminente Festa de borg il Ponte di Tiberio, scenario ‘naturale’ per il Dies Irae di Verdi, è diventato di grande attualità e allora il consigliere comunale Gioenzo Renzi del Pdl ne approfitta per fare un po’ il punto della situazione paludosa del bacino del ponte bimillenario.


Dopo le varie vicissitudini (tra cui una condanna della Corte dei conti nel 2004) che hanno portato nel 2009 alla rimozione della diga mobile, realizzata nel 1977 “un fallimento progettuale costato 10 miliardi di lire”, resta ancora da realizzare, come prevede la mozione di Renzi arrovata nel ’99, grazie alla quale è stata rimossa la diga, “l’afflusso di acqua da monte, dal fiume Marecchia per provocare quel necessario ricambio idrico ed una migliore qualità delle acque dell’invaso del Ponte di Tiberio e del Porto Canale”.


La soluzione c’è, adesso è il Comune che deve decidere. “Al riguardo, nel dicembre 2006, è stato redatto per conto del Comune di Rimini, dalla Società Alpina Acque Srl, il Progetto idraulico del Parco Marecchia e del modello idraulico del Porto Canale dal bacino del Ponte di Tiberio fino allo sbocco in mare”. Renzi chiede dunque che il progetto venga adottato definitivamente, e non solo.


“E’ ora di procedere non solo alla eliminazione dell’isolamento idraulico del Ponte di Tiberio, ma anche alla ristrutturazione delle banchine con il rialzo delle quote a fronte delle maree con il rifacimento degli impianti ed opere per la nautica da diporto, fondamentale per ottenere il nulla osta della Capitaneria di Porto, di effettuare il recupero completo delle mura medievali con il ripristino delle parti distrutte nell’ultima guerra, e di potenziare l’illuminazione del bacino del Ponte e delle banchine fino al Ponte della Resistenza per impedire il degrado e garantire la sicurezza”.